Come foraggio l’erba medica ha una buona appetibilità, elevati livelli di proteine, buona resistenza al clima invernale e buona tolleranza alla siccità. Tuttavia richiede suoli ben drenati, con elevata fertilità e pH.

In confronto al fieno di erba medica, l’insilato di erba medica solitamente conserva più nutrienti, grazie a una minore perdita del fogliame. Inoltre, i danni meteorologici vengono evitati più facilmente perché è richiesto un minor tempo di preappassimento sul campo per ottenere il livello di sostanza secca ideale. Alimenti e foraggi più umidi sono più appetibili e digeribili per i bovini, soprattutto durante la stagione calda. L’insilato di erba medica è un valido foraggio da inserire nelle razioni per i ruminanti.

Maturazione

Quantità e qualità del raccolto sono i fattori più importanti da considerare al momento della raccolta. Man mano che la pianta matura sul campo, la resa aumenta ma la qualità diminuisce. Durante la crescita primaverile, per ogni giorno in cui il raccolto viene ritardato, si assiste ad una riduzione nella qualità. Il calendario della raccolta, durante i primi due tagli, va ottimizzato per mantenere rese ragionevoli ma cercando di massimizzare la qualità del foraggio.

La perdita di qualità dell’erba medica è anche il risultato delle modifiche che avvengono nel rapporto foglie/stelo (allungamento dello stelo). In tal caso, avviene un maggiore accumulo di fibre e lignina e, proporzionalmente, una diminuzione delle proteine. Una maggiore proporzione di NDF (fibra neutro detersa) dipende dallo stelo e comporta una minore digeribilità. Questo può portare ad una riduzione dell’assunzione da parte dell’animale a causa dell’ingombro a livello del rumine, e una minore digeribilità, a causa dell’accumulo di lignina.

Evoluzione del rapporto fra quantità di sostanza secca rispetto alle proteine e al valore energetico dell’erba medica:

Uno strumento utile per valutare lo stadio di maturazione dell’erba medica è un particolare “stick” con le equazioni predittive di qualità (PEAQ). Lo strumento prende in considerazione lo stelo più alto e lo stelo più maturo per valutare la NDF dell’erba medica:

alfalfa with stick

Sostanza secca

L’erba medica inizia a perdere zuccheri subito dopo essere stata falciata e gli zuccheri sono il nutrimento dei batteri responsabili delle fermentazioni. Il segreto per un insilato di erba medica di alta qualità sta nel far preappassire il raccolto fino al livello opportuno di sostanza secca e poi insilarlo il più rapidamente possibile nell’apposita struttura di stoccaggio.

Erba medicaMaturazione alla raccoltaContenuto di sostanza secca
Trincea o silobagBottone fiorale – 10% fioritura35-45%
Balloni fasciatiBottone fiorale – 10% fioritura40-60%

Se l’erba medica viene raccolta ed insilata quando è ancora troppo umida, c’è il rischio di una fermentazione prolungata, con conseguente perdita di sostanza secca. Inoltre, aumenta anche il rischio di fermentazioni clostridiche.

Se l’erba medica viene insilata troppo secca, diventa difficile pressarla in modo adeguato. L’aria intrappolata porta a una maggiore respirazione della pianta e alla produzione di calore. Tale situazione permette anche lo svilupparsi di microrganismi aerobi (ad esempio le muffe) e che portano ad instabilità aerobica. Queste circostanze possono diminuire la quantità di proteine disponibili. È importante quindi un corretto preappassimento.

Altezza e lunghezza di taglio

L’altezza di taglio raccomandata è di 10 cm, per avere la massima resa di SS e nutrienti (ed evitare di sporcare il foraggio). L’utilizzo di una condizionatrice a rulli può essere un’opzione per ridurre le perdite di campo e velocizzare il processo di preappassimento. Per favorire la compattazione, impostare la lunghezza di taglio teorica a non più di 1.5 cm, con SS > al 30%. Con foraggi più umidi (SS <30%), il rischio di deterioramento è più basso e per diminuire il percolamento, la lunghezza di trinciatura può variare dai 2 ai 4 cm.

Sfalcio

Se l’erba tagliata viene lasciata al suolo in andane più larghe, si asciuga molto più rapidamente e conserva meglio gli zuccheri. La medica normalmente ha una concentrazione di zuccheri inferiore al mais, perciò è importante conservare il più possibile tali zuccheri.

Il primo taglio rappresenta una sfida impegnativa e determina la tempistica dei tagli successivi. Nei climi nordici può rappresentare dal 30% al 40% del raccolto totale della stagione. È essenziale, quindi, un buon equilibrio fra quantità e qualità. I ritardi nello sfalcio possono diventare incredibilmente costosi quando c’è una gran quantità di foraggio sul campo che sta perdendo rapidamente qualità. Si stima che ogni giorno di ritardo dello sfalcio corrisponde a una perdita di qualità del 5% nell’indice di valore relativo del foraggio (RFV) o nella qualità relativa del foraggio (RFQ).

Densità di compattazione

È d’importanza cruciale effettuare una corretta pressatura dell’insilato per raggiungere rapidamente, dopo il raccolto, un ambiente anaerobico e quindi ridurre le perdite di sostanza secca. La porosità dell’insilato è determinata dalla densità e dal contenuto di sostanza secca. Ciò determina la quantità d’aria che può penetrare nel silo. Come regola generale, la densità di pressatura minima consigliata per l’erba medica è da 200 a 250 kg SS/m3 o una porosità inferiore al 40%.

Potenziali problemi

La contaminazione con il suolo, o ceneri, è comune piuttosto comune. Un eccesso di ceneri può far aumentare il rischio di fermentazioni anomale e deterioramento dell’insilato. Il contenuto di ceneri nell’erba medica insilata dovrebbe essere al di sotto del 10% della sostanza secca, e per evitare che questo aumenti, è consigliato adottare queste misure:

  • Piantando ibridi a portamento più eretto
  • Raccogliendo prima
  • Alzando la barra di taglio
  • Utilizzando lame piatte
  • Tenendo l’andana sollevata dal terreno
  • Facendo in modo che i denti del ranghinatore non tocchino terra
  • Riducendo al minimo la movimentazione orizzontale del foraggio
  • Utilizzando un’andanatrice e stoccando il foraggio su un fondo di cemento o asfalto

Dato il minore contenuto di zuccheri, il deterioramento del fronte e la durata complessiva della massa insilata sono, nell’erba medica, meno problematici che nell’insilato di mais. Tuttavia, la formazione di acido butirrico nei foraggi a bassa sostanza secca è un problema ricorrente quando ci sono pochi zuccheri solubili nei foraggi.

Le ruote dei macchinari spesso danneggiano le piante durante il preappassimento, e spesso si tiene poco conto di questa pratica scorretta. Utilizzare dunque varietà resistenti allo schiacciamento ed evitare movimenti inutili dei macchinari sul campo. Considerare anche l’uso di trattori piccoli, evitando quelli con ruote gemellate.

Un fattore cruciale per un insilato di qualità è il rapido calo del pH. L’insilato di erba medica ha un elevato potere tampone, cioè evita che il pH si abbassi velocemente. Questo potere tampone è determinato dai componenti delle piante, come le sostanze organiche, le proteine grezze e i cationi (come il potassio). Perciò, l’uso di inoculi microbici specifici per foraggi è importante per la realizzazione di un insilato di qualità. Fare clic qui per ulteriori informazioni sulla scelta degli inoculi.

Ulteriori letture in materia

Consultate queste pubblicazioni, scritte da esperti di insilato, per ulteriori informazioni su come creare un insilato a base di erba medica.

Stima sul campo dell’indice di valore relativo del foraggio (RFV) da erba medica utilizzando la stecca PEAQ – Disponibile solo in lingua Inglese –

Ceneri nel foraggio – Disponibile solo in lingua Inglese –