Contaminazione da ceneri

Per ceneri si intende il contenuto minerale totale di un foraggio o di una razione. Le ceneri provengono solitamente da due fonti:

  1. Ceneri naturali delle piante, che apportano minerali quali magnesio, calcio e potassio
  2. Ceneri grezze (da contaminazione con il suolo) caratterizzate da un’elevata concentrazione di ferro, alluminio e silice

Il contributo minerale delle ceneri può essere importante per la salute e le performance degli animali. Tuttavia, le ceneri non minerali posso contenere funghi e batteri.

Il contenuto medio di ceneri è solitamente il seguente:

3% - 5%

nel mais

6% - 8%

nelle graminacee

8% - 10%

nelle leguminose

Il contributo minerale delle ceneri può essere importante per la salute e le performance degli animali. Tuttavia, le ceneri non minerali possono contenere funghi e batteri.

Contaminazione da ceneri

Le analisi dell’insilato dovrebbero fornire anche il contenuto di ceneri. Il contenuto di ceneri viene determinato da un test di laboratorio attraverso il quale avviene la combustione del campione in un forno. L’unico componente nutrizionale che rimane sono le ceneri.

Si può sospettare una contaminazione da ceneri quando l’insilato presenta:

  • Deterioramento da clostridi
  • Elevati livelli di ammoniaca

Rischi connessi alla contaminazione da ceneri

I rischi di una contaminazione da ceneri aumentano nelle seguenti circostanze:

  • Pioggia, allagamenti o vento che possano causare schizzi o depositi di terra su foglie e stelo
  • Condizioni di clima secco e arido, che possono favorire il deposito di polvere sul foraggio
  • Allettamento delle piante durante la raccolta
  • Irregolarità del campo che costringono i macchinari a “raschiare” il suolo durante la raccolta
  • Strutture di stoccaggio che sono a contatto direttamente con il suolo

Conseguenze negative della contaminazione da ceneri

La contaminazione con il suolo può causare scorrette fermentazioni dell’insilato, a causa della presenza di muffe, lieviti e batteri.

Lo sporco non è certo un buon nutrimento per gli animali. Con l’aumentare della contaminazione da ceneri, si genera una corrispondente diminuzione della qualità dei foraggi, ed un’alterazione del benessere e della produttività degli animali.

Prevenire la contaminazione da ceneri

La contaminazione da ceneri può essere prevenuta in varie fasi, dalla raccolta al desilamento. Laddove possibile, gli allevatori dovrebbero:

  • Evitare di raccogliere piante allettate. La percentuale di piante piegate a terra si può ridurre seminando varietà che rimangono più erette. Se si raccoglie foraggio allettato, farlo in una singola direzione, andando incontro all’angolo di piegatura.
  • Alzare la barra della falciacondizionatrice. Riducendo l’altezza di taglio, si ottiene un incremento della resa, ma aumenta il contenuto di ceneri e di lignina. Nel mais è consigliata un’altezza di taglio di circa 30 cm, mentre sembra essere la soluzione migliore utilizzare un’altezza tra 8 e 10 cm per erbai e cereali.
  • Usare lame piatte sulla falciacondizionatrice. Utilizzare coltelli curvi, rispetto a quelli piatti, possono strappare la pianta dal terreno, sporcando maggiormente il raccolto.
  • Tenere l’andana sollevata dal terreno. Fare in modo che il foraggio poggi sulle stoppie, non a contatto con il suolo.
  • Fare in modo che i denti del ranghinatore non tocchino terra.
  • Ridurre al minimo la movimentazione orizzontale del fieno. Ranghinare due andane sopra una terza centrale piuttosto che accumulare tutto il foraggio su un solo lato.
  • Utilizzare un’andanatrice. Le andanatrici aiutano a movimentare il fieno in orizzontale anziché farlo rotolare sul terreno.
  • Stoccare l’insilato sul cemento o sull’asfalto.

Gestire la contaminazione da ceneri

Monitorare e verificare il contenuto di ceneri utilizzando le analisi degli insilati. I nutrizionisti e gli allevatori devono bilanciare attentamente il contenuto di minerali nel foraggio con le vitamine ed i minerali apportati con la razione.

La contaminazione da ceneri grezze dovrebbe essere limitata a meno del 10% in qualunque tipo di foraggio. Usare buone pratiche di gestione dell’insilamento per prevenire la contaminazione.